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Ansia: cos’è e quando bisogna curarla.

 E’ uno stato mentale

L’ansia è uno stato mentale che fa parte dell’esperienza comune dell’essere umano, ma quando comporta un peggioramento dello stile di vita di chi la prova può andare a configurare un quadro patologico e rendere necessaria una terapia dell’ansia. Il disturbo di ansia sociale è un tipo di ansia ancora più marcata , che ha luogo nell’individuo in un contesto sociale. L’ansia generalizzata è quella che non è relativa ad un motivo specifico ma generale a molteplici e non circoscrivibili circostanze.

E’ diversa dalla paura

E’  quello stato d’animo che proviamo quando sappiamo di andare incontro a un pericolo inevitabile. Può essere assimilata anche alla paura di uno stimolo non ancora presente, ma atteso nel prossimo futuro. Per questo motivo viene anche detta “ansia anticipatoria”. Spesso si parla di ansia e depressione come due sintomi spesso assieme.

Sembra rispondere a delle precise variabili ambientali:

  • la gravità del pericolo
  • la probabilità che esso si verifichi

ed individuali:

  • la capacità di sopportare
  • la percezione di poter rimediare.

Si distingue dalla paura, in quanto lo stimolo ansiogeno non è fisicamente presente.

Più importante è qualitativamente diversa dal panico, poiché mancano i tipici pensieri di morte o perdita di controllo.

Quando  diventa patologica

L’inquietudine è quindi comune nella vita quotidiana di chiunque debba rispettare delle scadenze o affrontare una valutazione. Ma quando si trasforma invece in patologia? Quando si può parlare di ansia forte ?

Il DSM5 come sempre ci viene in soccorso elencando una serie di criteri diagnostici.

Il problema è che la categoria dei disturbi d’ansia è molto vasta e raccoglie al suo interno un lunga serie di disturbi.

Le caratteristiche comuni comunque sono due:

  • il soggetto deve provare senso di apprensione, in qualche situazione specifica o aspecifica
  • quest’apprensione deve causare disagi importanti nella sfera sociale, lavorativa e/o privata del soggetto.

Risulta da quest’ultimo punto come la differenza fra fisiologia e patologia risieda nelle ripercussioni sulla vita del soggetto. In questi casi necessaria una terapia dell’ansia.

I disturbi nel DSM5

I disturbi d’ansia classificati nella quinta versione del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali sono:

  • Disturbo d’ansia da separazione
  • Mutismo selettivo
  • Altro Disturbo d’ansia specifico
  • Fobia Specifica
  • Ansia sociale
  • Disturbo di panico
  • Agorafobia
  • Disturbi d’ansia generalizzato
  • Disturbo d’ansia da condizione medica
  • Disturbo d’ansia non altrimenti specificato

Il Disturbo ossessivo-compulsivo e i disturbi stress correlati (disturbo post-traumatico da stress e disturbo da stress acuto), che nel DSM-IV-TR rientravano nel gruppo dei Disturbi d’ansia, in questa nuova versione del DSM sono classificati in altre sezioni.

Ciò riflette la necessità di porre particolare accento sugli aspetti che distinguono questi disturbi da quelli d’ansia e di rendere più simile la classificazione americana a quella dell’ICD (Classificazione Internazionale delle malattie e dei problemi correlati, proposta dall’OMS).

Terapia dell’ansia

Le patologie legate al vissuto ansioso possono essere ricondotte a una o più delle variabili a cui questa sensazione fa capo. Ma quali le cura dell’ansia, quali i rimedi dell’ansia ?

Come detto precedentemente se dovessimo illustrarla con una formula matematica, l’ansia sarebbe all’incirca uguale a:

formula matematica

Ovviamente il compito della psicoterapia sarà quello di lavorare sulla percezione che il soggetto ha di questi dati e sullo sviluppo di nuove strategie di coping, qualora il valore discriminante fosse la capacità carente di far fronte allo stimolo ansiogeno.

In combinazione con la psicoterapia ossia una terapia dell’ansia a livello psicologico il soggetto ansioso può essere sottoposto a una terapia farmacologica, che prevede l’uso di ansiolitici e/o antidepressivi SSRI.

Conclusioni

Vista la tendenza dei soggetti ansiosi a evitare lo stimolo ansiogeno, i disturbi d’ansia possono rivelarsi molto invalidanti. Per questo la terapia deve essere mirata, almeno in un primo stadio, a restituire al paziente la capacità di vivere una vita soddisfacente.

Se anche tu soffri d’ansia e non vuoi più rinunciare a vivere la tua vita contatta subito la dottoressa De Michele attraverso il modulo di contatto per iniziare un percorso di psicoterapia.

Se hai trovato interessante questo articolo, puoi leggere anche: La psicologia dell’ansia (dal Seminario ad Avezzano, 25 maggio 2005).

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